La macchina
di Anticitera è un oggetto mirabolante. È un calcolatore
astronomico ritrovato nel mare della Grecia, presso l’isola di Anticitera, da alcuni
pescatori nel lontano 1900. L’oggetto è un manufatto risalente al 150 a.C. circa,
un sofisticato planetario meccanico mosso da ruote dentate, che sembra servisse
a calcolare il movimento dei corpi celesti e gli equinozi, nonché le date dei
giochi olimpici. Inizialmente si pensò che il misterioso oggetto, (ritrovato insieme
a un carico di statue marmoree) fosse un orologio, tuttavia gli orologi (per quanto
ne sappiamo) hanno avuto origine nel medioevo, quindi sarebbe stato un ritrovamento
inspiegabile.
Il
meccanismo è un oggetto di alto livello, un qualcosa di altamente sofisticato:
i pianeti si muovono secondo il moto reale del sistema solare. Presenta,
inoltre, una maniglia estraibile che consente di far girare la ruota in modo da
far spostare tutti i componenti. La luna ha un movimento particolare, ruota
intorno al sole ad una velocità costante, la lancetta, però, si sposta secondo
un moto anomalo che rende in alcuni casi il movimento più veloce o più lento.
Per comprendere meglio la dinamica del funzionamento di questo favoloso oggetto
si può consultare internet, dove su You
Tube è disponibile un filmato che ricostruisce virtualmente il funzionamento
dell’oggetto.
Sono
in molti che hanno dedicato i loro studi ad Anticitera, ma solo negli anni ottanta
Micheal Wright cominciò a studiare in modo approfondito l’antico oggetto,
riproducendo una copia perfetta dell’originale, compresi i pezzi mancanti. Possiamo
affermare che il planetario greco è un oggetto che stravolge le cognizioni storiche
relative agli antichi greci, (pur considerando che molte conoscenze di questa
civiltà sono andate perdute nel medioevo), essendo un manufatto tecnologico
alla stessa stregua di un computer, tanto da poter essere classificato come
“oopart” (manufatto fuori luogo), opera non ricollegabile al periodo storico di
cui fa parte.
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