venerdì 5 gennaio 2018

La volta stellata nella tomba di Senenmuth


L’antico Egitto è l’emblema degli interrogativi storici. Lo storico Manetone, vissuto nel III secolo a.C., parla dell’Egitto suddividendolo in tre periodi monarchici: il periodo degli Dei, semidei ed il periodo del governo degli uomini. Il mito ci parla di un periodo in cui le divinità erano in stretto contatto con l’uomo, un rapporto diretto in cui talvolta si creavano rapporti sentimentali o di semplice opportunità. Potremmo allora considerare veramente Hatshepsut non solo regina ma anche veramente figlia di un dio se, in fin dei conti, le divinità altro non erano che potenti esseri, provenienti da quelle stelle a cui l’intera cultura e scienza era consacrata?

Nella tomba di Senenmuth ,scoperta da una spedizione archeologica nel 1929, come già detto unita a quella della Regina attraverso una galleria, si celava un segreto, in un ambiente angusto col soffitto a meno di due metri da terra. Dopo millenni la calce che ricopriva il solaio cedette al peso del silenzio, rivelando una volta stellata. Rimosso il cemento gli archeologi poterono ammirare la volta celeste, che poi dedussero, con lo studio della posizione dei pianeti, corrispondere al cielo com’era nel 1463 a.C. Tra le stelle della cintura di Orione, stelle molto importanti perché sulla loro prospettiva sono state costruite le Piramidi di Ghiza (ed altri importanti monumenti delle civiltà mesoamericane), compaiono tre ellissi appuntite come gocce, una all’interno dell’altra.


Questo tipo di simbolo è ritenuto inusuale nell’iconografia egizia e su di esso possiamo solo fare supposizioni. Potrebbe indicare la presenza di satelliti orbitanti, come potrebbe indicare che la loro orbita ellittica, non quantificabile temporalmente, sia quella dei pianeti in cui è presente la vita, la dimora di coloro che ci hanno creato. Forse Senenmuth ha voluto tramandare ai posteri l’eterna memoria della sua amata, del luogo dove, una volta deposto il corpo mortale, sarebbe andata, essendo figlia di un dio. Ha forse svelato qualcosa che, ancora oggi, può essere conosciuto da chi professa i culti misterici?

Nessun commento:

Posta un commento

Presentazione

“Appunti sul mistero”   ci guiderà tra i grandi enigmi dell’umanità, concepiti sin dai suoi albori. Da dove veniamo, chi ci ha creato,...